"3200 gradi Kelvin. Arte e mito del bianco"

03.10.19 , Eventi , Collaboratore Riflesso

 

Arriva la mostra "3200 gradi Kelvin. Arte e mito del bianco" a Portogruaro (Ve) nella Galleria Comunale d’Arte Contemporanea “Ai Molini” dal 5 ottobre al 17 novembre. Normalmente per definire la tonalità della luce, calda o fredda, e nel suo colore dominante più o meno bianca, ci si esprime in gradi Kelvin. Il bianco va dai 3.000 ai 5.000 gradi. Ecco spiegato il titolo.

La luce bianca contiene tutti i “sette” colori, mentre il nero li assorbe tutti. Il numero di sette stabilito da Newton è un numero “filosofico” che si rifaceva al mondo di allora dei sette Pianeti, dei sette giorni della settimana, o delle sette note musicali. Quindi da questo grumo psico-filosofico primario nasce il mito del Bianco per gli uomini.

Il bianco quindi, come d’altronde il nero, ha sempre avuto significati profondi: si pensi al nero inferno così come al bianco della vergine. Ma al di là di questa avventura para psicologica della cromia usata a fini estetici, molti artisti, soprattutto contemporanei, hanno valutato il colore come materia scientifica: il bianco è bianco, e se è bianco ha un suo peso e in più, sul piano estetico, ha la capacità di trasformazione delle cose, degli oggetti.

Una mostra questa che non vuole dimostrare nulla di più di ciò che si vede, cioè un filo comune: il colore bianco che ha interessato ognuno di questi trentadue artisti a misurarsi con la sua materia fatta a volte di pura luce, a volte di colore della luce e comunque incantati forse da quell’inviarsi cieco dei poeti.

Non si dimentichi che la luce dell’intuizione, dello spirito e della mistica è sempre bianca ed accecante.

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