Palazzo Michelerio di Asti - Bottiglie d’artista

Lunedì, 06 Ottobre 2014,
Nel cortile del Palazzo Michelerio di Asti è stata presentata la terza edizione di Bottiglie d’Artista e l’esposizione durerà fino al 14 dicembre 2014. Otto artisti si sono cimentati con la personalizzazione di grandi bottiglie.Fin dalla prima edizione, Bottiglie d’artista fa incontrare il mondo vinicolo con l’arte realizzando una mostra comprendente una serie di bottiglie in vetroresina alte 2,5 metri e personalizzate da diversi artisti. Nelle edizioni precedenti hanno aderito venti artisti. La collettiva sin dalla prima edizione è stata visitata da oltre quattromila persone. L’evento é stato organizzato dall’associazione Cre[AT]ive. Incontro Paola Malfatto attuale presidente , coadiuvata da Maristella Manfredi. Com’è nata l’idea di organizzare questo evento? “Cre[AT]ive, è un’associazione culturale senza scopo di lucro, voluta da sei caparbie imprenditrici, volta alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio culturale astigiano”. Di cosa si occupa quest’associazione? “Circa quattro anni fa contatto altre quattro donne imprenditrici in campi molto diversi tra loro.  Si crea subito un bel gruppo carico di energie e idee, nelle quali ognuna porta la propria esperienza e la propria professionalità. Sono stati subito chiari e automatici i punti chiave intorno ai quali avrebbero poi preso vita i vari progetti. L’associazione crede nell’arte quale insegnamento e crescita: educare all’idea che l’arte possa far parte del nostro quotidiano diventa un processo possibile e naturale se si utilizzano un linguaggio e uno spazio accessibili a tutti. Attraverso l'incontro sinergico fra strutture private e associazioni culturali, mira a potenziare le risorse del territorio”.  Arte e territorio due elementi che ti piacciono? “Il progetto più importante, nostro cavallo di battaglia, è Bottiglie d'artista, nato dall’unione di due elementi fondamentali e imprescindibili: l’arte e il territorio quali emblemi della nostra cultura. Distinti e complementari al contempo, l’arte e il territorio, se uniti, divengono fonte di stimolo, di arricchimento sociale e culturale. La capacità di tramutare il nostro credo artistico in realtà, acquista solidità se si sceglie di accomunare questi due elementi in progetti unici. Tutto questo è possibile proprio in virtù di un valore attribuibile all’arte che noi amiamo definire necessità primaria”. Che cosa vogliono raffigurare gli artisti in questa edizione? “Il colore è il protagonista assoluto nell’esemplare realizzato da Franco Fontana che getta lo sguardo sui tetti di Los Angeles; un invito a perdersi tra le geometrie del paesaggio urbano e un elogio del tempo sospeso.  Gioca sulla scomposizione dell’immagine l'opera di Maurizio Galimberti, fotografo noto, tra le altre cose, per aver ritratto Johnny Depp al Festival del Cinema di Venezia. Ed è proprio il divo americano il protagonista dalla bottiglia d’artista che interpreta la Polaroid Art, uno scatto così comunicativo da essere scelto dal Times Magazine per la sua copertina. Il colore distrae sempre chi guarda una foto, si concentra più sul colore che sul contenuto” afferma Gianni Berengo Gardin, maestro del bianco e nero e dello scatto rigorosamente a pellicola. E’ una delle sue fotografie più note quella che ricopre la grande bottiglia, un’immagine poetica che ritrae una bambina intenta a giocare tra i piccioni della sua amata Venezia.E’ una bottiglia che rende omaggio alla musica quella di Guido Harari, fotografo celebre per aver collaborato con i più grandi artisti internazionali ritraendoli o firmando le copertine dei loro album. E tra Lou Reed, Fabrizio De André e Bob Dylan per l’occasione Harari sceglie il ritratto di Paolo Conte omaggiando così la città del grande cantautore.  Una fotografia in bianco e nero che gioca con gli elementi naturali tanto cari all’artista ed evoca lo sgorgare dello spumante dalla bottiglia è quella scelta da Nino Migliori, neorealista sempre aperto alla sperimentazione.Joe Oppedisano coniuga la fantasia del sud mediterraneo, dove è nato, col pragmatismo dell'occidente americano dove si è formato. L’artista affina una tecnica particolare, realizzata modificando la macchina fotografica per ottenere un accorpamento dei diversi fotogrammi e reinterpretare i paesaggi in libertà. Ed è infine una donna, tra i soggetti prediletti da Ferdinando Scianna, la protagonista della bottiglia realizzata dall'artista celebre per i suoi ritratti tra fotografia di moda e di pubblicità. Nato come foto-cronista, Scianna è diventato uno dei più importanti narratori della sua Bagheria, della sua Sicilia e del nostro tempo”. Paola Malfatto mi sono messa in gioco, ho la passione per la fotografia e per l’occasione presento Fuori Luogo, un angelo sregolato con le ali che spicca il volo liberandosi da un cumulo di lattine accartocciate.

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