Se la cultura si coniuga all’innovazione: il caso Vetrya

Giovedì, 22 Maggio 2014,
Senza mezzi termini Luca Tomassini, fondatore e presidente del gruppo Vetrya con sede a Orvieto, sottolinea che la cultura della rete sta cambiando la nostra vita e il nostro modo di pensare”. É una fabbrica di innovazione che non si ferma mai. Un nuovo sistema economico, uno straordinario strumento di crescita per le imprese, un nuovo modo di studiare, di lavorare., di stare con gli altri.” E traduce ciò creando Vetrya, un corporate campus di 7mila metri quadrati per sviluppare soluzioni e servizi broadband, applicazioni e piattaforme di distribuzione. Una struttura “che  vuole essere qualcosa che somigli molto -chiosa Tomassini- al Silicon Valley e ai quartieri generali di Google e Apple”. E paradossale, ma egli non trova sul territorio ingegneri e programmatori preparati da inserire nel proprio organico che già conta  50 persone che presto conta di raddoppiare, all’insegna dello slogan: “quelli che vogliono cambiare il mondo non aspettano. Lo fanno”.

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