Una mostra di Fondazione Prada a Shanghai

Venerdì, 23 Marzo 2018,
 
Il 23 marzo apre i battenti "Roma 1950-1965", una mostra concepita e curata da Germano Celant e presentata da Fondazione Prada negli spazi di Prada Rong Zhai a Shanghai fino al 27 maggio. La mostra esplora il vivace clima culturale e l'intensa scena artistica a Roma nel secondo dopoguerra, riunendo più di 30 tra dipinti e sculture realizzati da artisti come Carla Accardi, Afro Basaldella, Mirko Basaldella, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Nino Franchina, Gastone Novelli, Antonio Sanfilippo, Toti Scialoja e Giulio Turcato. In un contesto storico caratterizzato in Italia dal boom economico e da un'industrializzazione dirompente, il dibattitto intellettuale e artistico si concentra sulle nozioni di rinnovamento linguistico e impegno politico. Roma è uno degli epicentri più vitali di questo scontro di idee che si traduce in un ripensamento del realismo di matrice ideologica e nel tentativo di conciliare il vissuto collettivo con l'esperienza individuale, l'astrattismo con la militanza politica, l'arte con la scienza. Forma, Origine, Gruppo degli Otto, Fronte Nuovo delle Arti, solo per citarne alcuni, sono i gruppi e i movimenti prevalentemente romani da cui scaturiscono le personalità fondamentali per lo sviluppo dell'arte italiana negli anni successivi. La pittura e la scultura si avviano in quel periodo verso l'informe e il gestuale. L'influsso dell'Action Painting e dell'Espressionismo astratto di Jackson Pollock, Arshile Gorky, Willem de Kooning e Franz Kline si manifesta in pittori come Afro Basaldella e Gastone Novelli. Nei quindici anni analizzati dalla mostra, Roma è una città che rinasce velocemente dalle macerie della guerra e si riscopre un luogo di bellezza e miseria, di perdizione e religiosità, di sensualità e splendore, descritto in tutte le sue contraddizioni dal film "La Dolce Vita" (1960) diretto da Federico Fellini. A Roma non confluiscono soltanto i più grandi scrittori e intellettuali del periodo come Alberto Moravia, Italo Calvino, Ennio Flaiano e Pier Paolo Pasolini, ma anche una nuova umanità di attori, celebrità e registi italiani e internazionali che popola Cinecittà, la Hollywood sul Tevere, così definita dagli americani. "Roma 1950-1965" indaga anche questo aspetto culturale attraverso una significativa raccolta di documenti dell'epoca, che comprende fotografie storiche e pubblicazioni originali, ed evoca il contesto sociale e intellettuale con cui gli artisti esposti in mostra si sono confrontati in un dialogo costante e produttivo.

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