Il messaggio parte da Ivrea, anzi la bicicletta di Paola Gianotti, 32 anni, laurea in Economia, che perso il lavoro, decide di pigiare sui pedali per portare a termine il giro del mondo con 29.530 chilometri, attraverso quattro continenti, varcando i confini di 25 Paesi: Il tutto le è valso il Guiness come donna più veloce del pianeta. Superando tante difficoltà alcune messe in conto come le vescicole ai piedi e le foratura delle gomme (ben24), altre no come il grave’incidente stradale in Arizona. Non si è arresa ma ha ripreso a pedalare dopo la forzata sosta asserendo che “ tutto è possibile se non molli, basta crederci”. E ci ha creduto tanto che al ritorno si è fatta un “giretto” di duemila chilometri, da Milano a Oslo per consegnare le firme raccolte per la candidatura della bici al Premio Nobel. “Ho scelto di reinventarmi e rendere reale quel che avevo soltanto desiderato”: Con l’obbiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica all’uso di mezzi meno inquinanti e di candidare la bici al Nobel.