Stampa questa pagina

L'arte della tavola in Francia

Lunedì, 07 Ottobre 2013,
Alla parola gastronomia francese vengono subito associati i nomi dei suoi cibi più famosi come le foie gras, la Canette de Challans o il vino rosso: Le Beaujolais. Ma cosa sarebbero questi due primi, presentati in una scatola e senza pane? E quale sapore avrebbe le Beaujolais bevuto in un bicchiere di plastica? Perché la gastronomia francese, iscritta al patrimonio mondiale dell’UNESCO, deve la sua fama sia all’alta qualità dei suoi prodotti che all’ottima presentazione dei piatti, anche chiamata, l’arte della tavola.  “Invitando qualcuno a casa, intendo occuparmi della sua felicità durante tutto il tempo che starà sotto il mio tetto”, era il motto di Claude Terrail, ex presidente di “La Tour d’argent”, famosissimo ristorante di Parigi. Per ricevere bene in Francia, si deve dunque divertire e offrire una cena buona e sopratutto bella. L’arte della tavola è un concetto molto caro ai francesi. Sono più di 3 milioni infatti coloro che ogni settimana guardano i concorsi della cena più riuscita sul canale M6 “un diner presque parfait” (una cena quasi perfetta). Nata nel rinascimento, l’uso di un “service de table” durante la cena permetteva ai borghesi di esporre la loro ricchezza. Da allora i francesi danno molto importanza all’apparecchiatura della tavola nei grandi momenti come il matrimonio. Inoltre, la presentazione della tavola è molto complessa. Perché tutto deve essere messo in un ordine ben preciso (vedi l’immagine). La forchetta, per esempio, si mette alla sinistra del piatto è le sue rebbi devono essere orientate verso il centro della tavola. Una storia dice che si fa cosi perché prima, le rebbi della forchetta erano orientati verso l’ospite e le donne che si vestivano con dei lunghi vestiti si aggrovigliavano le maniche di merletto con le forchette. L’arte della tavola si basa dunque sui dettagli. Ma sono quelli che determinano la riuscita di un pasto in Francia. Insomma, grazie a quest’arte visiva potreste degustare e bere nelle condizioni ideali il vostro Canette de Challans accompagnato da un bicchiere di Beaujolais. Matthieu Bragato (Inviato da Parigi)