“Valorizzazione, formazione, emancipazione, ispirazione, scoperta, motivazione, sono solo alcuni dei valori strettamente legati al tema dell’innovazione e della creatività”. Con queste parole Paola Albini, vicepresidente della Fondazione Franco Albini parla dell’istituzione, arrivata al suo decimo compleanno. Nata a Milano nel 2007 come omaggio all’architetto e designer Franco Albini, icona del Razionalismo, e come polo culturale per poter divulgare il suo archivio, ma soprattutto il suo metodo progettuale ancora oggi attuale. In questi anni la Fondazione ha spaziato tra attività “istituzionali” fatte per valorizzare e divulgare l’archivio, dichiarato nel 2002 Patrimonio Storico Nazionale, ed altre più emozionanti e “mondane” con lo scopo di coinvolgere la cittadinanza alla riflessione su temi appartenenti alla nostra storia. Un evento al mese per dieci mesi. Da gennaio prendono vita una serie di iniziative, promosse dalla Fondazione stessa, e sostenute da Fondazione Cariplo, per tutto l’anno dell’anniversario, con il claim “Il Segno. Tra ieri e domani”. Come sostiene la vicepresidente: “Franco Albini era una figura carismatica quanto instancabile con una vita intensa e affascinante, tutta da scoprire nell’arco di questo 2017 con convegni, mostre, visite guidate, laboratori per bambini, spettacoli teatrali, pubblicazioni, e tanto altro”. L’appuntamento di apertura è quello del 24 gennaio in Triennale per la presentazione del programma, poi a febbraio è la volta dei laboratori per bambini nella fondazione e al Muba, invece l’8 marzo a Palazzo Marino vi è il reading dedicato alle donne e in particolare a Franca Helg, come esempio di emancipazione. Un racconto lungo dieci mesi, un segno che inizia dagli anni Trenta con le opere dell’architetto e prosegue oggi con lo studio associato del figlio Marco e del nipote Francesco, che ne adeguano il pensiero alle esigenze della contemporaneità. La vicepresidente poi aggiunge: “Tra la precarietà delle mode del momento, la cultura di opere che hanno resistito al tempo, rappresenta un solido punto di riferimento su cui costruire il nostro futuro. A mio parere occorre recuperare quel pensiero sostenibile che muoveva gli architetti razionalisti. Quella ricerca dell’essenza che risponde alle esigenze di ogni tempo.” Teatro, esposizioni, immagini, parole, workshop e video: tanti i linguaggi per poter coinvolgere tutti, giovani, studenti, bambini, pubblico generico, creativi e istituzioni milanesi. Il programma vede coinvolte, tra le altre, realtà come la Triennale, Palazzo Marino e il Politecnico. Gli obiettivi sono rilanciare valori metodologici che hanno resistito al tempo, come ponte per il futuro: valorizzare i giovani talenti; attirare diversi target di utenza, diffondendo la cultura architettonica con eventi per tutti; portare alla riflessione di un senso collettivo e sociale legato alla propria professione; divulgare il ruolo della città di Milano come culla dell’innovazione di ieri e di oggi, sviluppando un network tra le varie istituzioni milanesi pubbliche e private. È stato indetto anche un contest, un concorso di idee per la realizzazione di un logo che accompagna tutta la comunicazione delle celebrazioni del decennale. L’obiettivo è che il logo dei dieci anni possa essere realizzato da un giovane, proseguendo idealmente il lavoro fatto da Bob Noorda per la creazione dell’attuale logo della Fondazione Franco Albini. Il nuovo logo accompagna quello esistente durante tutto l’arco del 2017. Una giuria di esperti valuta i lavori pervenuti e decreta quello vittorioso. Oltre al vincitore i dieci migliori lavori vengono esposti nella Fondazione durante tutta la durata dei festeggiamenti.
Info:
E. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
T. +39 02 4982378
www.fondazionefrancoalbini.com