• Jobs Act: le pricipali novità della legge delega

    Giovedì, 29 Gennaio 2015,
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    Dal 16 dicembre scorso è entrata in vigore la legge 10 dicembre 2014, n. 183, che getta le basi di una riforma ad ampio spettro del diritto del lavoro, nota come “jobs act”, attraverso deleghe legislative che chiamano il Governo ad intervenire su vasti ed importanti temi. Tra le novità più discusse, merita di essere menzionata la revisione dell’apparato sanzionatorio contro il licenziamento illegittimo. La modifica dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori esclude, per i licenziamenti aventi causa economica, il diritto al reintegro nel posto di lavoro, che resta invece per i licenziamenti discriminatori e per alcune fattispecie di quelli disciplinari; la modifica non è retroattiva e si applicherà esclusivamente ai nuovi assunti. È inoltre previsto il riordino della materia dei contratti di lavoro, con la redazione di un testo organico di disciplina delle varie tipologie esistenti, anche attraverso il superamento di alcune di esse, e con l’introduzione, per le nuove assunzioni, del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio. In tema di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, sono da segnalare l’estensione del diritto alla prestazione di maternità alle lavoratrici madri c.d. parasubordinate e l’introduzione di un credito d’imposta per le donne lavoratrici, anche autonome, che abbiano figli minori o disabili non autosufficienti. Si interviene anche in materia di politiche attive per l’occupazione e di servizi per l’impiego, con l’istituzione di un’Agenzia Nazionale per l’Occupazione. La riforma investe poi la disciplina degli ammortizzatori sociali, differenziando gli strumenti di intervento in costanza di rapporto (Cassa Integrazione, che viene esclusa in caso di cessazione definitiva dell’attività aziendale), da quelli previsti in caso di disoccupazione involontaria (Aspi). Tra gli obiettivi da realizzare vi è infine la semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro. Ogni ulteriore riflessione è rimandata all’adozione dei decreti attuativi, che non dovrebbe farsi attendere troppo.
    Letto 1000 volte Ultima modifica il Mercoledì, 05 Dicembre 2018 16:45
    Elisabetta Bardelli

    Elisabetta Bardelli

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