• Diversità culturali: il Giappone ammira l’Italia

    Lunedì, 01 Ottobre 2012,
     
    Sono arrivata a Perugia lo scorso febbraio da Kyoto (Giappone) per imparare la lingua italiana. Era la prima volta che abitavo in un paese straniero. Faceva molto freddo e sopratutto c'era tanta neve. Allora non potevo parlare per niente l'italiano. Ma dovevo cercare una stanza in un appartamento e comprare una scheda per il telefono italiano. Mi ricordo che andavo in centro ma trovavo tutti i negozi chiusi. Non sapevo che in Italia c'è la siesta dall'una alle quattro di pomeriggio. In Giappone, non abbiamo questa abitudine. C'e voluto un po' di tempo per abituarmi. Sin dall'inizio ho frequentato un Corso all'Università per Stranieri di Perugia e ho incontrato nuovi amici stranieri, ma anche tanti italiani. E stando insieme a loro ho cominciato a capire i loro modi di vivere e le loro consuetudini. Quando le persone si incontrano e si salutano, si baciano due volte sulle guance. Per me questa abitudine era molto strana anche perché in Giappone non ci stringiamo neanche la mano. Facciamo solo un inchino. A proposito del carattere delle persone. Gli europei sono più aperti e passionali dei giapponesi. E sono anche più disponibili e spontanei. Se avessi una valigia pesante e stessi facendo delle scale, mi darebbero subito una mano per aiutarmi. Invece i giapponesi sono più chiusi e riservati. Un'altra diversità tra italiani e giapponesi è la puntualità. Noi non siamo mai in ritardo, nemmeno di cinque minuti quando ci incontriamo. Inoltre i giapponesi sono più organizzati, anche nel lavoro. Ho fatto una piccola esperienza in un ristorante italiano a Perugia. Gli italiani lavoravano poco e facevano lavorare solo a me. Sono tuttavia convinta che il carattere più aperto degli italiani mi ha aiutato molto nella mia vita in Italia e l'esperienza di studio che ho fatto qui è stata insostituibile.