"Transiti. Tracce d'arte sul territorio"

10.08.21 , Eventi , Elisa Giglio

 

Valorizzare il territorio come risorsa per i suoi abitanti e le future generazioni. Dal 19 settembre al 28 novembre, in cinque luoghi di interesse storico-artistico e naturalistico, dislocati all'interno del territorio comunale di Quattro Castella (RE), è allestita "Transiti. Tracce d'arte sul territorio", mostra personale dell'artista Marina Gasparini, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei.

Una mostra "diffusa" di opere ed installazioni open air, collocate nei pressi degli itinerari ciclopedonali che attraversano il versante collinare. L'arte contemporanea come chiave di lettura del presente, capace di recuperare la memoria storica dei luoghi, gettando un ponte tra il passato e il futuro. Ogni opera è realizzata con materiali ecosostenibili, nel rispetto dell'ambiente.

Al Parco di Roncolo è installata una scultura tessile che riprende il noto emblema della "Calavera" messicana e ricorda al tempo stesso il soggetto seicentesco delle "Vanitas", strettamente correlato al senso di precarietà della vita. La connotazione positiva del teschio messicano, legata all'eterno ritorno della ciclicità naturale, si trasforma così in un monito a rispettare la bellezza e la ricchezza dell'ambiente naturale.

Al Giardino delle Rose di Salvarano è posizionata una teoria di scritte circolari con alcuni versi poetici ispirati alla forma della rosa e alla sua "ontologia". A questo girare della rosa si è associato il moto universale dei pianeti e le fasi lunari disegnate al neon e tratte dal "De revolutionibus orbium coelestium" di Copernico.

Sul sagrato dell'Eremo di San Michele Arcangelo di Salvarano è fissato un gruppo di "ghirlande" composte da scritte tratte da opere filosofiche e autori che fanno riferimento all'ecologia e ai beni naturali. Come piante rampicanti, le ghirlande sono intrecciate a tubi al led.

Lungo la Via Matildica del Volto Santo, nel tratto ciclopedonale tra la Vasca di Corbelli e il ponte sul Crostolo a Puianello, è installato un "tendaggio" realizzato con un filo lungo 200 metri e rami ossidati. L'oggetto imita una pianta aerea infestante, detta "cuscuta" o "dodder", alla cui ombra sono posizionate alcune sedute che accolgono gli amanti delle passeggiate durante le loro soste.

Sul fronte della Chiesa della Mucciatella è posizionata una nuvola di filo, la cui forma è tratta da un'incisione dell'artista tedesco Carl Wilhelm Kolbe. Nella nuvola è "imprigionata" una frase appartenente alla Lettera di San Paolo ai Filippesi realizzata in tubo al led azzurro che recita: "La nostra cittadinanza invece è nei cieli". Accanto all'opera, quattro stendardi che mostrano diverse comete.

Le opere di Marina Gasparini, tutte allestite all'aperto, sono visitabili nel corso dell'intera giornata. Presso ogni sede è disponibile una mappa cartacea per consentire ad ogni visitatore o viandante di raggiungere le altre sedi ed un QR Code che consente al pubblico di accedere a contenuti inediti relativi all'opera, al progetto e all'artista.

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