sezione arte riflesso magazine

Carsulae: un’antica città romana lungo la via Flaminia

Mercoledì, 21 Maggio 2014,
Arte,
Le rovine della città romana di Carsulae silenziosamente raccontano la loro storia al confine tra i territori comunali di Interamna Nahars (Terni) e Casventum (S. Gemini) lungo la via Flaminia e proprio alla costruzione di questa strada, tracciata fra il 220 e il 219 a.C. per volere del console Caio Flaminio, si deve la sua esistenza. I traffici tra Roma e l’Adriatico che si svolgevano lungo l’arteria furono di stimolo al trasferimento delle popolazioni preromane residenti sulle colline e nelle campagne vicine verso le zone da essa attraversate. Gli scavi archeologici, susseguiti in modo disordinato a partire dal XVI secolo, e culminati con le campagne intensive fra il 1951 e il 1972, hanno riportato in luce una grande quantità di monumenti e di strutture edilizie, oltre ad una serie di iscrizioni, dalle quali si ricava l’immagine di un municipio ricco e politicamente attivo, i cui abitanti erano retti da magistrature importanti e si riunivano in associazioni di categoria. Dal III secolo scompare ogni traccia della città di Carsulae. La sua decadenza e il suo abbandono furono d’altro canto in diretto rapporto con la perdita d’importanza del ramo occidentale della Flaminia, a beneficio di quello per Interamna e Spoletium. Della fase urbanistica repubblicana restano limitate tracce. Il definitivo assetto urbanistico risale all’ età augustea, quando la città ottenne la costituzione municipale e fu assegnata alla tribù Clustumina. La decadenza definitiva del luogo fu determinata anche da eventi naturali di grave portata, che, provocando il crollo di alcune doline sulle quali erano impostati molti edifici pubblici e privati, resero inospitale un sito, già fortemente depauperato. Carsuale non è menzionata come sede episcopale; l’unica presenza cristiana consiste nella trasformazione di un edificio romano nella chiesa di S. Damiano. Visitando oggi l’area archeologica si possono ammirare il cardo maximus (la via Flaminia) con l’originale pavimentazione in pietra, l’arco di S. Damiano, realizzato in blocchi di travertino e costituente l’ingresso settentrionale della città, monumenti funerari al di fuori dell’abitato, il foro circondato da resti di edifici pubblici, un grande arco quadriforme all’ingresso del foro, due templi gemelli dedicati a divinità romane sconosciute, imponenti resti di un anfiteatro, il teatro, di cui rimane gran parte della struttura muraria, la basilica, resti di un edificio termale e di cisterne. Ma sono tantissime le cose che Carsulae, ancora in parte sepolta sotto metri di terreno, ha da raccontarci: infatti dal 23 giugno al 1 agosto 2014 si aprirà una nuova campagna di scavi nel settore Nord – Est dell’area urbana della città. La gradevolezza del paesaggio naturale e la ricchezza delle testimonianze di vita oggi come un tempo rende Carsulae un luogo privilegiato di incontro ed è proprio per questo che continua ad essere scelta come cornice per una grande quantità di manifestazioni ed eventi. Molti di questi sono rivolti ai bambini che attraverso progetti divertenti imparano a conoscere il più importante sito archeologico della regione, tra i tanti “Carsulae e l’Orienteering” e “Resta di sasso”, svolti ad aprile. Molti eventi sono organizzati da ACT Arte Cultura Terni che propone conferenze come ad esempio quella sull’“l’igiene personale dei Romani” ed eventi quali “Donne che non perdono il filo” che ha portato a Carsulae tutta la Bottega delle donne tessitrici di Amelia. A partire dal primo maggio la città romana ospita per tutta l’estate diversi concerti e così si potrebbe concludere che  visitando Carsulae oggi si può trovare molto più che un’antica prospera città romana.

Arte Articoli Precedenti

PRECEDENTI

PRECEDENTI

IN EVIDENZA

IN EVIDENZA

NUOVI

NUOVI