“Umbria, una terra che ti muove” 2020

28.09.20 , Arte , Collaboratore Riflesso

 

“Umbria, una terra che ti muove” 2020

Il giovane artista Alberonero in residenza a Vallo di Nera per ‘Umbria, una terra che ti muove’, indaga la natura e il suo legame con l’uomo.

Il Centro Umbro di Residenze Artistiche (CURA) - nato nel 2019 per accompagnare i territori colpiti dal sisma nel 2016 e alcuni comuni dell’entroterra con azioni creative partecipate e progetti artistici di comunità - quest’anno opera a Spoleto, Sant’Anatolia di Narco e Vallo di Nera con tre progetti di residenza dedicati ai luoghi e al paesaggio.

Dopo le prime due residenze dell’edizione 2020 del progetto ‘Umbria, una terra che ti muove’, con Gianni Moretti a Spoleto e Luigi Greco nel territorio di Sant’Anatolia di Narco, ora tocca al giovane artista Alberonero, a Vallo di Nera, per indagare la natura e il suo legame con l’uomo.

C.U.R.A. - Centro Umbro di Residenze Artistiche dal 2019 propone il progetto “Umbria, una terra che ti muove”, nato per accompagnare i territori colpiti dal sisma nel 2016 e alcuni comuni dell’entroterra con azioni creative partecipate e progetti artistici di comunità con l’intento di far emergere le identità e le specificità culturali e paesaggistiche e trasformarle in opere visibili e tangibili di artisti contemporanei. Il progetto è realizzato grazie alla collaborazione di Comune di Spoleto, Comune di Sant’Anatolia di Narco, Comune di Vallo di Nera, Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco e Casa dei Racconti di Vallo di Nera.

“Praticare il paesaggio”, è uno degli spunti su cui si sta focalizzando la ricerca artistica di Alberonero in residenza a Vallo di Nera con un percorso di esplorazione e indagine del territorio naturale circostante e del suo rapporto con gli abitanti locali e i simboli caratteristici del borgo.

“Arrivato a Vallo mi sono dedicato ad esplorare il borgo ed il suo paesaggio. Dopo aver incontrato persone del luogo ho avuto la necessità di esplorare più a fondo la natura circostante con lo scopo di ritrovare luoghi invisibili e simboli nel borgo”, confida Alberonero, che al termine della sua residenza realizzerà un’opera frutto del percorso maturato in questo periodo di lavoro in Valnerina.

La residenza di Alberonero è sviluppata in collaborazione con Studio Studio Studio.

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