Taormina, un suggestivo e unico scenario decantato da storici autori

Taormina è tornata al centro degli obiettivi dei fotografi per il 43° summit del G7 che si è svolto lo scorso maggio. 

01.08.17 , Architettura , Collaboratore Riflesso

 

Taormina, un suggestivo e unico scenario decantato da storici autori

La sede del vertice è stata scelta per liberare l’immagine della Sicilia dallo stereotipo della mafia e per la sua importanza nell’accoglienza dei profughi provenienti dal Mediterraneo, infatti tra i temi affrontati dai capi di Stato nel G7 vi erano le problematiche legate alla lotta al terrorismo e all’accoglienza dei migranti.

Taormina, cornice suggestiva per il G7 è spesso al centro dei riflettori per concerti e spettacoli che si svolgono all’interno del teatro greco. Tra questi eventi, uno dei piú importanti è il Taormina Film Fest che quest’anno è alla 63° edizione. Il Festival si svolge dal 6 al 9 luglio e prevede una maratona di cinema nazionale e internazionale che punta alla qualità e all’impegno sociale dei film selezionati. Tra i tanti titoli particolare rilevanza è data quest’anno a Sicilian Ghost Story, film sul sequestro del tredicenne Giuseppe di Matteo, presentato al Festival di Cannes. 

Taormina ha origini molto antiche: in questa zona abitata originariamente dai Siculi fu fondata nel 753 a.C. la colonia di Naxos, la prima delle colonie greche sull’isola. Nel 403 a.C. Dioniso tiranno di Siracusa occupò il territorio di Taormina, la colonia resterà sotto il controllo di Siracusa fino al 212 a.C. quando Roma dichiara la Sicilia provincia romana. Della sua storia ellenica e romana rimangono edifici e monumenti conservati immutati nonostante siano passati millenni. La bellezza paesaggistica del territorio è arricchita da reperti storici e siti archeologici unici al mondo. È estremamente raro trovare all’interno di una città moderna templi greci e ville romane con mosaici perfettamente conservati. Questi reperti impreziosiscono la città e la rendono una tra le mete più ambite del turismo in Sicilia.

Il monumento antico più importante e meglio conservato di Taormina è il teatro greco che sorge in un punto panoramico da cui è possibile ammirare il vulcano dell’Etna e il Mar Jonio. 

Su alcuni gradini è inciso il nome di Filistide, la moglie di Ierone II, il tiranno di Siracusa che lo fece costruire nel III secolo a.C.. La sua configurazione attuale risale all’epoca romana, intorno al II secolo d.C. . La cavea, lo spazio delle gradinate, ha un diametro di circa 109 metri ed è divisa in nove settori. Questo teatro è il secondo teatro greco più grande della Sicilia dopo quello di Siracusa. Alla sommità delle gradinate si trova un doppio portico, coperto da una volta. I romani, trasformarono l'orchestra del teatro in arena per i giochi dei gladiatori.

La maggior parte dei siti archeologici e dei reperti sono fruibili all'interno del parco dei Giardini Naxos. Un’altra bellezza naturale situata vicino Taormina, lungo la costa, è Isolabella: un isolotto che fa parte del parco archeologico dal 2010. Isolabella e i fondali marini che la circondano sono una Riserva naturale orientata dal 1988. Quest’isola è collegata alla terraferma da una sottile striscia di spiaggia ghiaiosa che nel tratto centrale resta sommersa a seconda delle condizione del mare e delle maree.

La bellezza di Isolabella e dei territori di Taormina sono decantate da numerosi autori come il Barone Wihelm Von Gloden, Goethe, Byron, Dillon, Geleng e molti altri. 

La primavera e l’estate sono i periodi dell'anno ideali per visitare Taormina, il clima mite permette di visitare i parchi archeologici e di godere delle spiagge che si trovano intorno all’isola.

Paola Faillace

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