Ore Serenissime

Prendiamo un denominatore comune: il tempo; ossia le ore, i giorni, i mesi, gli anni, e andiamo nelle terre della Serenissima Repubblica.

01.08.17 , Architettura , Riccardo Martin

 

Ore Serenissime

La scoperta è sorprendente: in un lembo di terra e acqua, tutto sommato contenuto, torri orologiaie e quadranti astronomici ci permettono di esaltare storia straordinaria e vicende interessanti, ci trascina per piazze e luoghi di preziosa bellezza.

La leggenda vuole che sia stato Giovanni Dondi a progettare l'orologio del Palazzo Pubblico di Chioggia, un meccanismo tutt'ora attivo, datato 1386. Studiato recentemente, il meccanismo sembra superare per antichità il famoso orologio di Salisbury. Si trovava originariamente sulla facciata del Palazzo Pubblico della cittadina e venne ceduta nell’Ottocento alla poco distante parrocchia di Sant'Andrea, dove venne installata sull'alto campanile dove si trova oggi.

A Padova, quarant'anni prima, Jacopo Dondi (padre di Giovanni) aveva trovato una città culturalmente avanzata sotto la guida dei Principi Carraresi: nel 1344 costruì una macchina incomparabile, la prima del suo genere al mondo. I meccanismi segnalavano, oltre le ore, la posizione della luna e del sole. Di questo orologio restano soltanto alcuni elementi, perché alla fine del Trecento bruciò con la torre che lo ospitava. Fu ricostruito nel 1436 da Matteo Novello e dai Dalle Caldiere. Lo strumento quattrocentesco, che si affaccia sulla solenne Piazza dei Signori, è stato da poco restaurato e reso accessibile ai visitatori.

A Verona, nella Piazza delle Erbe, la Torre civica “dei Lamberti”, aperta alle visite, con l'imponente orologio del Settecento e la Torre del Gardello, risalente ai tempi di Cansignorio e poi abbandonata nel XVIII secolo. Resta un quadrante desolato, fermo alle ore 2. Nel frattempo a Vicenza la Torre Bissara con il suo orologio ottocentesco indica le fasi lunari. Nella marca trevigiana un bellissimo orologio di recente restauro e fruibile ai visitatori, è collocato sulla torre che sovrasta la porta principale della cinta muraria di Castelfranco. A Serravalle, nel suggestivo centro storico, accanto al Palazzo della Comunità si trova la torre civica con due quadranti: quello inferiore è riferibile alla prima metà del Trecento, il secondo al XVI secolo, quando la torre fu rialzata. A Treviso resta immobile l'antico orologio del tozzo campanile del Duomo, mentre quello della Torre Civica risale all'Ottocento, epoca in cui la torre subì un radicale restauro.

Tempo Serenissimo, misurato, che si mostra col movimento di grandi lancette, e che risuona nei colpi di antiche campane.

Riccardo Martin

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