Il fascino dei borghi da visitare nei dintorni di Parma

Un weekend parmense alla scoperta di castelli, storia, cultura e prodotti gastronomici

04.12.18 , Architettura , Collaboratore Riflesso

 

Il fascino dei borghi da visitare nei dintorni di Parma

Siete a caccia di idee per un weekend fra i borghi emiliani? Il nostro consiglio è quello di scegliere il territorio parmense, dove il cibo è un’istituzione. Vi basti pensare che Parma è città Unesco per la gastronomia creativa, quindi l’aspetto culinario in tutta la zona viene preso molto seriamente. Ecco la lista dei borghi più belli da visitare in provincia di Parma.

Fontanellato è un comune “Bandiera Arancione”, fa parte del novero dei Borghi più Belli d’Italia e vanta anche il titolo di Città d’Arte e Cultura e di “Cittàslow” per la sua qualità urbana, per l’ospitalità e per la valorizzazione dell’enogastronomia locale. Il suo centro storico è caratterizzato da scorci medievali perfettamente conservati. La piazza e gli edifici che la compongono si raccolgono intorno alla Rocca Sanvitale, fortezza del XIV secolo. A pochi chilometri fuori del centro abitato c’è il Labirinto della Masone, il più grande labirinto di bambù al mondo.

Torrechiara è un piccolo borgo che sorge a ridosso dell’ingresso dell’omonimo castello. È costituito da casette in pietra tra cui si snodano stradine acciottolate. Di abitanti qui ne sono rimasti sei, dieci al massimo, fra cui Giuseppe Vicari, un anziano signore che vi accoglierà nella sua piccola cantina per farvi degustare vini e creme di mosto. Accompagnerà consigli sugli abbinamenti a interessanti racconti. Dal castello, un’elegante e suggestiva dimora del ‘400, si aprono vedute sui filari d’uva e lo sguardo spazia fra i dolci pendii dei colli di Parma.

Compiano è un agglomerato di case torri e di antichi palazzi nobiliari incastonati fra i valichi appenninici. Il borgo è arroccato lungo il crinale di un colle che si affaccia sul percorso del fiume Taro. Anch’esso, come Fontanellato, fa parte del club dei Borghi più Belli d’Italia. Passeggiate fra i vicoli lastricati e visitate il castello, che ha conservato perfettamente il suo aspetto medievale. Non andate via senza prima aver assaggiato i panigacci, pane tipico rotondo (non lievitato), che viene cotto su un piatto di terracotta e condito con salumi, formaggi molli o sughi di funghi e pesto.

Sulle strade che conducono al Po, troviamo Zibello. Non potete venire qui e non portare a casa il Culatello, il prodotto tipico di questa area geografica. Stagiona con lentezza nelle cantine del paese. Sotto i portici del Palazzo Pallavicino, in piazza Garibaldi, c’è una bottega alimentare dove fare incetta di prodotti tipici e la sede della Strada del Culatello di Zibello. Se siete degli appassionati, a fine maggio è in programma la festa che il paese dedica a questo prodotto. (www.gecotravels.com)

Eliana Lazzareschi Belloni

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