Il Castello di Roccascalegna e la leggenda della prima notte di nozze

Degli innumerevoli castelli disseminati nel territorio abruzzese, a guardia e vanto degli antichi borghi che costellano la regione, quello di Roccascalegna è senz’altro uno dei più conosciuti e apprezzati.

03.01.18 , Architettura , Sara Bernabeo

 

Il Castello di Roccascalegna e la leggenda della prima notte di nozze

La cittadina di Roccascalegna, che conta poco più di mille abitanti, si trova sulle colline che circondano il fiume Sangro; qui si stanziarono i Longobardi, a partire dal VII secolo, ed è a questa popolazione che si deve la costruzione della torre prima, e del castello in seguito, quale punto strategico di difesa dagli attacchi dei Bizantini, posizionati lungo le rive dell’Adriatico.

Successivamente rimaneggiato per adattarsi alle nuove esigenze delle armi da fuoco, il castello continuò a svolgere la sua funzione di baluardo all’epoca degli scontri tra Angioini e Aragonesi, e la sua struttura venne più volte modificata e restaurata nel corso del tempo.

È del 1705 l’atto notarile che descrive il lavoro di restauro della gradinata di accesso. Tuttavia, a partire da questa data, il castello conobbe circa tre secoli di abbandono, fino al 1985, quando venne donato al Comune di Roccascalegna dagli ultimi proprietari – la famiglia feudataria dei Croce Nanni. Iniziò così l’opera di restauro che, terminata nel 1996, ha conferito al castello il suo aspetto attuale.

Oggi è possibile visitare il castello anche all’interno, durante i giorni e gli orari di apertura, e camminare lungo il percorso tortuoso disegnato dalla pianta della fortezza, che segue l’andamento irregolare dello sperone di roccia sul quale è costruita.

Dopo aver salito la lunga gradinata di accesso, si arriva al ponte levatoio e quindi al portone in rovere massiccio; si entra poi nel vestibolo, dal quale si nota subito la torre di sentinella. È possibile visitare la torre del carcere e a quella angioina, e proseguire fino alla chiesa e alla torre di avvistamento. I vari ambienti sono adibiti inoltre a spazi espositivi che ospitano mostre permanenti e temporanee. 

Grazie alla sua posizione, sulla sommità di uno strapiombo, dal castello è possibile ammirare una vista davvero suggestiva sull’intera vallata. Come ogni castello che si rispetti, anche il castello di Roccascalegna vanta un’antica e misteriosa leggenda ambientata nel segreto delle sue stanze: si tratta della leggenda del barone De Corvis e dello Ius Primae Noctis.

Si narra infatti che il barone, signore del castello nel XVII secolo, avesse reintrodotto questo diritto medievale, obbligando dunque le fanciulle del feudo di Roccascalegna a trascorrere la prima notte di nozze con lui anziché con il proprio marito; una notte, tuttavia, il barone venne accoltellato, non si sa con certezza se da una sposa novella oppure dal marito travestito da sposa. Morendo, il barone De Corvis lasciò l’impronta della sua mano insanguinata sulla roccia del castello, e la leggenda vuole che questa continuasse a riaffiorare, nonostante i tentativi di lavarla via. Tutt’oggi numerosi appassionati di questo genere di storie e curiosi di ogni tipo si recano nel castello – e alcuni vi trascorrono la notte – nella speranza di vedere l’impronta del barone De Corvis apparire sulla roccia.

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