Gerace e la sua storia millenaria

Incastonata nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, si erge tra le valli dei fiumi Novito e Gerace su un plateau morfologico che si osserva spiccare tra i colli vicini. È infatti la sua particolare orografia che la fa nascere come borgo al riparo dalle incursioni nemiche.

03.01.18 , Architettura , Mariagrazia Anastasio

 

Gerace e la sua storia millenaria

I saraceni minacciavano le colonie greche lungo la costa ionica ed è dallo ‘sparviero’ che indicò il punto esatto di dove costruire l’acropoli che probabilmente la città prese il nome. Gerace vanta di essere uno dei nove borghi più belli d’Italia della Regione Calabria, l’unico con una spiccata impronta greca, ma con una storia millenaria che affonda le sue radici nella preistoria passando dalla Magna Grecia alla dominazione romana, normanna e bizantina fino al medioevo e al Risorgimento. 

Conserva il fascino antico delle sue antichissime chiese, del borgo dagli stili architettonici variegati, della suggestiva cattedrale di epoca normanna e del castello a essa coevo.

Nonostante sia un piccolo borgo, attualmente abitato da 2700 persone, Gerace è una cittadina in cui è presente una gran quantità di architetture ecclesiastiche e laiche di elevata qualità. Ciò le fece acquisire una grande importanza nel panorama della cristianità della Calabria meridionale. 

Tra le ‘chicche’ che si incontrano visitando il borgo, di sicuro merita una visita per la sua particolarità la chiesa rupestre scavata a mano e scolpita nell’arenaria dedicata a San Nicola del Cofino. Si tratta di una grotta bizantina paleocristiana un po’ nascosta tra i vicoletti lastricati in pietra, che conserva tracce di affreschi del X-XII secolo ben visibili e in buono stato. 

Nella Piazza delle Tre Chiese si incrociano architetture di tre epoche differenti: la più recente Chiesa ottocentesca del Sacro Cuore, di rimpetto alle purissime linee gotiche della Chiesa di San Francesco (1252) e a fianco alla chiesa greco-ortodossa di San Giovannello (XI secolo), considerata la più antica Chiesa Ortodossa d'Italia e attualmente di rito greco ortodosso.

Ma chi va a Gerace ed è spinto a tornarci più volte lo fa per ammirare due suoi gioielli: il Castello e la Cattedrale. 

Dal piazzale dinnanzi al castello normanno, denominato ‘Baglio’, si gode di una vista mozzafiato, è un’ ampia terrazza dalla quale si può osservare la lunga costiera ionica, con il mare che fa da sfondo alle dolci colline che circondano la rupe di Gerace. Del castello non rimangono che dei ruderi, proprio perché molto antico. La sua prima edificazione risale al VI secolo d.C. ma fu con l’avvento dei normanni che nel 1050 che venne ristrutturato e fortificato assumendo la forma in pianta che attualmente è visibile.

Nel centro del borgo, quasi mimetizzata tra i palazzi storici, si apre la Cattedrale normanna del 1085-1120. È la più grande chiesa romanica dell’Italia Meridionale ed è un edificio con stile architettonico misto tra il bizantino, il romanico e il normanno, semplice ed essenziale nella sua maestosità. All’interno della Cattedrale è suggestivo partecipare alla celebrazione di un matrimonio che include l’antico rito della velazione, un rito utilizzato nei primi matrimoni cristiani e reintrodotto nel cerimoniale cattolico nel 2004.

Mariagrazia Anastasio

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