Castello di Magione: antico ospitium del Sovrano Militare Ordine di Malta

Lunedì, 07 Ottobre 2013,
Numerosi sono gli affreschi della scuola del Pinturicchio che si trovano all’interno dell’insediamento castellare. La struttura comprende anche la sede dell’azienda agricola “Castello di Magione” e residenza estiva del Principe e Gran Maestro del Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri di Malta. Situato in area geografica strategica lungo il tratto della via Francigena, nell’asse viario che corre tra Cortona-Trasimeno-Orvieto-Roma, la struttura ospedaliera gerosolimitana di Pian del Carmine dedicata a San Giovanni, sorse nel XII secolo come ospitium per pellegrini e cavalieri. L’ordine di San Giovanni diventato poi Sovrano Militare Ordine di Malta si costituì in Terra Santa nel XI secolo come ordine religioso a finalità assistenziale. Con la bolla papale “Pie postulatio voluntatis” emessa da Pasquale II  nel 1113  assunse a ordine cavalleresco militare. Si formarono in esso una classe di valorosi cavalieri votati alla difesa di Gerusalemme e delle nuove terre conquistate nelle estenuanti crociate. Con concessioni episcopali, donazioni e acquisizioni l’ordine divenne una potente realtà. Istituzione spirituale e religiosa, casa di riposo, ma anche entità produttiva extraurbana ad alta valenza economica. L’ordine giovannita amministrava inoltre altri istituti importanti quali San Benedetto di Mugnano, San Cristoforo del Chiugi, Santa Maria Rossa e a Perugia, dopo la soppressione dell’ordine dei Templari,  il complesso di San Bevignate, con annesse chiaramente proprietà agricole, mulini, fattorie, boschi. Propiziò inoltre l’origine dell’insediamento della nuova comunità locale di Magione. Fu in questo castello che nel 1502 avvenne la famosa congiura, detta “Dieta di Magione”, ordita da Paolo Orsini, Gian Paolo Baglioni, Vitellozzo Vitelli, Oliverotto da Fermo, Ermete Bentivoglio signore di Bologna, Antonio da Venafro delegato di Pandolfo Petrucci, signore di Siena, contro le mire espansionistiche di Cesare Borgia, figlio di Papa Alessandro VI. I congiurati tuttavia si illusero di poter sedare l’ingordigia e lo straripante potere dei Borgia, desiderosi di creare un potentato di famiglia. Ricordata da Niccolò Machiavelli ne “Il Principe” la congiura si concluse in maniera infausta: scoperto l’intrigo, il Borgia invitò i congiurati nella sua Rocca di Senigallia e li avvelenò. Si salvò dall’astuta trappola soltanto Baglioni, signore di Perugia, diffidente all’invito. Inizialmente a pianta a L, l’insediamento castellare fu completato in più fasi con torri e bastioni angolari e un ampio cortile loggiato. Il Castello e la Torre dei Lambardi costituivano il sistema difensivo della città; il castello vanta inoltre affreschi della scuola del Pinturicchio. Magnificamente posizionato su una suggestiva collina di vigneti che si estendono per numerosi ettari nell’area della Doc Colli del Trasimeno ha accolto la sede dell’azienda agricola “Castello di Magione” ed é residenza estiva del Principe e Gran Maestro del Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri di Malta. Proprio questo piccolo abitato sorto intorno all’ospitium dell’ordine gerosolimitano di San Giovanni diede i natali a Giovanni da Pian di Carpine appartenente all’ordine francescano dei frati minori. Incaricato da Innocenzo IV di recarsi presso i Mongoli per consegnare al loro sovrano, nipote di Gengis Kahn, l'esortazione a interrompere l'avanzata armata nelle regioni europee, frà Giovanni fu il primo missionario-esploratore nella storia a viaggiare nell’estremo oriente. Sua la famosa “Historia Mongalorum” che aprì a successive spedizioni, compresa quella di Marco Polo, di cui fu precursore di ben ventisette anni.

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