Una creatura chiamata Terra

03.06.25 , Ambiente , Carlo Timio

 

Una creatura chiamata Terra

Con il suo nuovo libro “Una creatura chiamata terra” pubblicato da Aboca edizioni, l’autore Ferris Jabr analizza le dinamiche per le quali la vita nel corso dei secoli ha trasformato il pianeta. Questa pubblicazione offre un approccio nuovo e illuminante ai temi ambientali e presenta la caratteristica di unire il concetto di divulgazione scientifica a una riflessione filosofica, particolarmente adatto a chi sente il desiderio di riconnettersi con la Terra in modo autentico.

Nel saggio vengono esplorati i diversi e variegati modi che stanno provocando profondi cambiamenti alla Terra, che nella sua rapida evoluzione, sta assumendo connotazioni mutevoli che solo i nostri discendenti nei millenni a venire avranno modo di sperimentare. E in questa analisi, egli cerca di offrire una nuova prospettiva sulle sfide più urgenti che la società di oggi è chiamata ad affrontare.

Ciò che è chiaro è che di queste mutazioni esiste un solo responsabile: l’essere umano, cioè colui che sta contribuendo a determinare delle variazioni permanenti al sistema Terra.

In questo libro, Ferris Jabr, giornalista scientifico di fama internazionale, invita a guardare il pianeta con occhi diversi: non più solo come un insieme di risorse o un fragile ecosistema da salvare, ma come un organismo vivente dotato di una propria identità e vitalità. Unendo rigore scientifico e prosa poetica, Jabr guida il lettore in un viaggio affascinante tra geologia, biologia, fisica, ecologia e filosofia, proponendo una visione radicale ma profondamente umana: la Terra è una creatura vivente, un tutt’uno pulsante di vita in cui ogni elemento – dall’atomo al clima, dalle piante agli esseri umani – è interconnesso.

“Ogni montagna, fiume e foresta – afferma Ferris Jabr – fa parte di un organismo dinamico. E noi siamo cellule del suo corpo vivente”.  Con queste parole l’autore vuole sottolineare l’idea della Terra come un immenso e interconnesso sistema vivente che negli ultimi decenni sta di nuovo guadagnando consensi. Secondo il suo pensiero, tutti gli esseri viventi sono molto più che semplici abitanti della Terra, dato che loro stessi sono la Terra, vale a dire un risultato della sua struttura fisica e un motore dei suoi cicli globali, che si sono evoluti per miliardi di anni trasformando un ammasso di roccia orbitante in un’oasi cosmica, un pianeta che respira, metabolizza e regola il suo clima.

Risalendo dal profondo della crosta terrestre, nuotando tra le foreste sottomarine, arrampicandosi sulla torre di un osservatorio a metà strada tra le cime degli alberi e le nuvole, Ferris Jabr svela una nuova e radicale visione della Terra in cui foreste lussureggianti rilasciano acqua, polline e batteri per evocare la pioggia; mammiferi giganti danno forma al paesaggio in cui vivono; microbi masticano la roccia per modellare i continenti; e un plancton microscopico rinnova l’aria e il mare.

Gli esseri umani sono l’esempio più estremo dell’azione trasformatrice della vita sulla Terra. Attraverso il consumo di combustibili fossili, l’agricoltura intensiva e l’inquinamento, sono stati alterati diversi strati del pianeta in meno tempo di qualsiasi altra specie, arrivando a una crisi senza precedenti. Tuttavia, l’uomo è anche l’unica specie in grado, in maniera unica, di comprendere e proteggere l’equilibrio del pianeta e i suoi processi di auto-stabilizzazione.

Il libro si inserisce nella collana I saggi – Human Ecology, il progetto editoriale di Aboca dedicato a promuovere una nuova cultura ecologica, capace di integrare sapere scientifico e responsabilità etica. In linea con questa visione, “Una creatura chiamata Terra” supera le barriere disciplinari e restituisce una comprensione più profonda della casa comune.

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